Cassazione penale Sez. V sentenza n. 24012 del 12 giugno 2008

ECLI:IT:CASS:2008:24012PEN

Massima

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Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza può essere così sintetizzato: La condotta ingiuriosa, consistente nell'uso di espressioni offensive e volgari nei confronti di una persona, integra il reato di ingiuria anche in assenza di una prova specifica della sussistenza di una provocazione da parte della persona offesa. Il giudice, nel valutare la sussistenza del reato, deve attenersi alle risultanze processuali, senza poter considerare elementi di fatto non emergenti dagli atti, né può ritenersi sufficiente un generico richiamo a testimonianze non adeguatamente specificate. La condanna per il reato di ingiuria comporta l'obbligo di risarcire i danni morali subiti dalla persona offesa, la condanna al pagamento delle spese processuali e di una somma a titolo di sanzione pecuniaria a favore della cassa delle ammende.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Magistrati:

Dott. NARDI Domenico - Presidente

Dott. CARROZZA Arturo - Consigliere

Dott. FERRUA Giuliana - Consigliere

Dott. OLDI Paolo - Consigliere

Dott. SCALERA Vito - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

ZA. Al. nata il (OMESSO);

avverso la sentenza emessa il 16/10/06 dal Tribunale di Treviso;

Visti gli atti, la sentenza denunciata, il ricorso e la memoria della parte civile;

Udita in pubblica udienza la relazione fatta dal consigliere dott. FERRUA Giuliana;

Udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Generale Dott. DELEHAYE Enrico, che ha concluso per la declaratoria di inammissibilita' del ricorso.

Udito, per …

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