Il reato di associazione per delinquere finalizzata al conseguimento di indebite sovvenzioni pubbliche e di truffa aggravata, pur non producendo un danno diretto all'immagine o alle attività produttive della parte offesa, legittima la costituzione di quest'ultima come parte civile per il risarcimento del danno, in considerazione della capacità di tali associazioni criminali di infiltrarsi nelle articolazioni amministrative e di governo locali, compromettendone il regolare funzionamento e l'imparzialità. La prova dell'accordo associativo può desumersi dalla commissione di più reati collegati dal vincolo associativo, quali la costituzione di enti no profit e società fittizie, l'emissione di fatture per operazioni inesistenti, la sovraffatturazione e la destinazione indebita dei finanziamenti pubblici, anche in assenza di una stringente localizzazione territoriale o di una condizione di assoggettamento e intimidazione della comunità locale. La prescrizione del reato di truffa aggravata, maturata prima della sentenza di primo grado, non comporta necessariamente una riduzione della provvisionale riconosciuta alla parte civile, qualora il giudice ritenga congrua la somma in relazione al danno prodotto dal reato associativo.