Tribunale Amministrativo Regionale Marche - Ancona sentenza n. 430 del 2014

ECLI:IT:TARMAR:2014:430SENT

Massima

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La revoca in autotutela di un provvedimento amministrativo impugnato determina il venir meno dell'interesse a ricorrere, rendendo il ricorso improcedibile. Tale principio si fonda sulla considerazione che, una volta eliminato l'atto lesivo, viene meno la necessità di una pronuncia giurisdizionale, essendo venuta meno la situazione di contrasto tra l'interesse del ricorrente e l'atto impugnato. La revoca, infatti, ripristina la situazione precedente all'adozione del provvedimento impugnato, eliminando gli effetti pregiudizievoli per il ricorrente e, conseguentemente, l'interesse a ottenere l'annullamento dell'atto. In tal caso, il giudice amministrativo non può entrare nel merito della legittimità dell'atto revocato, essendo precluso l'esame del rapporto sostanziale, ma deve limitarsi a dichiarare l'improcedibilità del ricorso per sopravvenuto difetto di interesse. Tale principio trova applicazione anche quando la revoca intervenga nelle more del giudizio, in quanto il venir meno dell'interesse a ricorrere determina l'improcedibilità del ricorso, a prescindere dal momento in cui la revoca sia stata adottata. Inoltre, la compensazione delle spese processuali può essere disposta dal giudice per ragioni di equità, tenuto conto del mutamento della situazione sostanziale determinato dalla revoca dell'atto impugnato.

Sentenza completa

N. 00578/1993
REG.RIC.

N. 00430/2014 REG.PROV.COLL.

N. 00578/1993 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per le Marche

(Sezione Prima)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 578 del 1993, proposto da:
Damen Dante, rappresentato e difeso dall'avv. Luiz Spano', con domicilio eletto presso l’avv. Antonio Vincenzo Lalli in Ancona, via Menicucci, 3; Cicchetti Giovanni, Francalancia Angelo, rappresentati e difesi dall'avv. Maurizio Vannucchi, con domicilio eletto presso l’avv. Antonio Vincenzo Lalli in Ancona, via Menicucci, 3;

contro

Comune di Civitanova Marche, in persona del Sindaco pro tempore, rappresentato e difeso dall'avv. Alfonso Valori, con domicilio eletto presso l’avv. Fabrizio Panzavuota in Ancona, via Fazioli, 1;

e con l'intervento di

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