Cassazione penale Sez. III sentenza n. 28238 del 28 giugno 2013

ECLI:IT:CASS:2013:28238PEN

Massima

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Il giudice di merito, nel valutare la credibilità e l'attendibilità delle dichiarazioni della persona offesa in un reato sessuale, deve effettuare un attento e penetrante controllo, considerando sia gli aspetti intrinseci delle dichiarazioni stesse, sia gli eventuali riscontri esterni, soprattutto quando vi sia un lungo lasso di tempo tra il momento dei fatti e quello della denuncia. In particolare, il giudice deve motivare in modo logico e persuasivo: 1) Sulla ritenuta attendibilità di ricordi relativi a fatti accaduti in tenera età alla persona offesa. 2) Sull'incidenza, ai fini della credibilità, del lungo distacco temporale tra il momento dei fatti e quello della denuncia. 3) Sulla valutazione di eventuali diversità nelle versioni rese dalla persona offesa in merito alle ragioni della denuncia tardiva. 4) Sulla rilevanza, ai fini della credibilità, di eventuali disturbi di personalità della persona offesa, adeguatamente accertati, e sulla motivazione dell'eventuale prevalenza di una consulenza tecnica rispetto ad un'altra. 5) Sulla spiegazione logica dell'assenza, per lungo tempo, di manifestazioni comportamentali che pure avrebbero dovuto ragionevolmente conseguire agli abusi subiti, nonché della mancata rivelazione a terzi di quanto accaduto. 6) Sulla valutazione complessiva e onnicomprensiva di tutti gli elementi di prova, senza letture parcellizzate, in modo da eliminare ogni ragionevole dubbio sulla responsabilità dell'imputato, in applicazione dei principi di cui agli artt. 530 e 533 c.p.p.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE TERZA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. FIALE Aldo - Presidente

Dott. MULLIRI Guicla - Consigliere

Dott. SARNO Giulio - Consigliere

Dott. GAZZARA Santi - Consigliere

Dott. ANDREAZZA Gastone - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS), n. a (OMISSIS);

avverso la sentenza della Corte d'Appello di Milano in data 27/04/2012;

visti gli atti, il provvedimento denunziato e il ricorso;

udita la relazione svolta dal Consigliere Dr. ((omissis));

udite le conclusioni del Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Generale Dr. Baglione Tindari, che ha concluso per il rigetto;

udite le conclusioni del Difensore, Avv. (OMISSIS), che ha concluso per l'accoglimento.

RITENU…

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