Cassazione penale Sez. III sentenza n. 19242 del 21 maggio 2012

ECLI:IT:CASS:2012:19242PEN

Massima

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Il reato di violenza sessuale commesso dal genitore nei confronti del figlio maggiorenne è procedibile d'ufficio, in quanto il vincolo di parentela e il dovere di protezione che caratterizza la funzione genitoriale costituiscono un elemento di speciale rilevanza che giustifica l'intervento d'ufficio del pubblico ministero, a prescindere dalla presentazione di querela da parte della persona offesa. La condotta a sfondo sessuale del genitore nei confronti del figlio, anche se maggiorenne, viola il dovere di protezione e di cura che caratterizza il rapporto genitoriale, producendo effetti di particolare gravità sulla vittima, tali da escludere l'applicazione dell'ipotesi attenuata prevista dall'ultima parte dell'art. 609-bis c.p. Pertanto, il giudice di merito, nel valutare la sussistenza del reato e nell'applicare la relativa sanzione, deve tenere conto della speciale posizione del reo e della particolare vulnerabilità della vittima, derivanti dal vincolo di parentela, senza che ciò comporti una rivalutazione nel merito degli elementi probatori già apprezzati dai giudici di primo e secondo grado, la cui motivazione non può essere censurata in sede di legittimità se immune da vizi logici o da palesi errori di diritto.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE TERZA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. PETTI Ciro - Presidente

Dott. GENTILE Mario - Consigliere

Dott. AMORESANO Silvio - Consigliere

Dott. MARINI Luigi - rel. Consigliere

Dott. GAZZARA Santi - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS), nato a (OMISSIS);

avverso la sentenza dell'11/4/2011 della Corte di Appello di Venezia, che ha confermato la sentenza del 6/4/2010 del Tribunale di Vicenza, che aveva condannato il Sig. (OMISSIS), previa concessione delle circostanze attenuanti generiche, alla pena di tre anni e sei mesi di reclusione in relazione al reato continuato previsto dagli articoli 81 cpv., 609 bis e 609 septies c.p. in danno della figlia e dall'articol…

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