La revoca della concessione di una rivendita ordinaria di tabacchi non può essere disposta sulla base di assenze del concessionario giustificate da motivi di salute, debitamente comprovati, che configurano un unico episodio di assenza e non più episodi distinti. Infatti, la giustificazione addotta dal concessionario con la presentazione di idonea certificazione medica, che attesta l'esistenza di gravi patologie che hanno determinato l'impossibilità di garantire la gestione personale della rivendita per i giorni contestati, esclude la configurabilità di un grave e reiterato inadempimento degli obblighi concessori, presupposto necessario per l'adozione del provvedimento di revoca. In tali casi, il provvedimento di revoca risulta pertanto illegittimo per violazione di legge e per eccesso di potere, in quanto adottato in assenza dei presupposti di fatto e di diritto che ne giustificano l'emanazione. Il principio di diritto che emerge dalla sentenza è che la revoca della concessione di una rivendita ordinaria di tabacchi non può essere disposta quando le assenze del concessionario, debitamente giustificate da motivi di salute comprovati da idonea documentazione medica, configurano un unico episodio di assenza e non più episodi distinti, essendo in tal caso esclusa la sussistenza del presupposto del grave e reiterato inadempimento degli obblighi concessori. In tali ipotesi, il provvedimento di revoca risulta illegittimo per violazione di legge ed eccesso di potere.