Cassazione penale Sez. V sentenza n. 27214 del 12 luglio 2011

ECLI:IT:CASS:2011:27214PEN

Massima

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Il diritto di critica nei confronti di pubblici amministratori, pur ampiamente riconosciuto, trova un limite nel divieto di formulare accuse infondate e lesive del credito sociale e politico dei destinatari, anche quando espresse in forma dubitativa o interrogativa. L'esercizio legittimo del diritto di critica richiede che le affermazioni siano fondate su fatti veri o ritenuti tali per errore scusabile, e che siano formulate in maniera contenuta e non eccessivamente insinuante o offensiva. Pertanto, la diffusione di volantini che accusano pubblici amministratori di aver operato discriminazioni e condizionamenti indebiti, senza alcun riscontro probatorio, integra il reato di diffamazione, non potendo essere giustificata dall'esercizio del diritto di critica. La forma interrogativa o dubitativa delle affermazioni non esclude la loro efficacia lesiva, in quanto idonea a far sorgere nei consociati un atteggiamento favorevole a ritenere veri fatti e valutazioni non meritevoli di alcun credito. Inoltre, la possibilità per l'imputato di partecipare alla gestione diretta della struttura sportiva, opportunità che egli non ha accettato, esclude che egli si sia trovato in una condizione di errore scusabile circa l'esistenza di irregolarità amministrative.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. AMATO Alfonso - Presidente

Dott. BEVERE Anton - rel. Consigliere

Dott. DE BERARDINIS Silvana - Consigliere

Dott. ZAZA Carlo - Consigliere

Dott. SABEONE Gerardo - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) MO. AD. N. IL (OMESSO);

avverso la sentenza n. 1599/2008 CORTE APPELLO di GENOVA, del 26/01/2010;

visti gli atti, la sentenza e il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA del 29/03/2011 la relazione fatta dal Consigliere Dott. ANTONIO BEVERE;

udito il P.G. in persona del Dott. BAGLIONE Tindari che ha concluso per il rigetto.

FATTO E DIRITTO

Con sentenza 26.1.2010, la corte di appello …

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