Cassazione penale Sez. I sentenza n. 11664 del 14 marzo 2008

ECLI:IT:CASS:2008:11664PEN

Massima

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La confisca di beni immobili disposta ai sensi della Legge n. 575/1965, art. 2-ter, è legittima quando risulta provata, sulla base di elementi gravi, precisi e concordanti, la provenienza illecita delle risorse economiche utilizzate per il loro acquisto, anche in epoca antecedente ai reati accertati, in quanto tali beni costituiscono un investimento sproporzionato rispetto alle disponibilità economiche lecite del proposto. La pericolosità sociale del proposto, desunta da precedenti giurisdizionali, e l'assenza di una prova adeguata circa la legittima provenienza dei beni, integrano i presupposti per l'applicazione della misura di prevenzione patrimoniale, anche quando il valore dei beni confiscati risulti modesto, non essendo necessario un nesso di pertinenzialità diretta tra i beni e l'attività illecita accertata. La confisca, pertanto, può essere disposta in presenza di gravi indizi di illecita provenienza delle risorse impiegate per l'acquisto, senza che sia necessaria la dimostrazione di un diretto collegamento tra i beni ed i reati commessi, essendo sufficiente che gli stessi risultino sproporzionati rispetto alle capacità economiche lecite del proposto.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CHIEFFI Severo - Presidente

Dott. GIORDANO Umberto - Consigliere

Dott. VECCHIO Massimo - Consigliere

Dott. ROMBOLA' Marcello - Consigliere

Dott. BONITO Francesco M. - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) NI. DA. N. IL (OMESSO);

2) GA. GI. N. IL (OMESSO);

avverso DECRETO del 05/06/2007 CORTE APPELLO di CALTANISSETTA;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. BONITO FRANCESCO MARIA SILVIO;

lette le conclusioni del P.G. Dott. G. Izzo che ha chiesto che venisse dichiarata la inammissibilita' del ricorso.

La Corte:

OSSERVA

Ni. Da. e Ga. Gi. , coniugi, ricorrono al giudice…

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