L'ordine di demolizione di opere edilizie abusive è un provvedimento vincolato e dovuto per l'amministrazione comunale, che non richiede una ponderazione discrezionale degli interessi in conflitto. Tale provvedimento è legittimamente adottato dal dirigente competente, senza necessità di una specifica previsione statutaria o regolamentare, in quanto rientrante nelle sue attribuzioni ai sensi dell'art. 27 del d.P.R. n. 380/2001 e dell'art. 107, comma 3, del d.lgs. n. 267/2000. L'ordine di demolizione è sorretto da adeguata motivazione laddove descriva compiutamente gli interventi abusivi contestati e individui la violazione commessa, senza che sia necessario un accertamento specifico di danno ambientale o l'acquisizione del parere della commissione edilizia integrata. La presentazione di un'istanza di accertamento di conformità o di condono edilizio in data successiva all'emanazione dell'ordinanza di demolizione non incide sulla legittimità del provvedimento, ma può soltanto determinare la sospensione della sua esecuzione per il tempo necessario all'esame della domanda. Inoltre, l'istanza di accertamento di conformità o di condono edilizio è inammissibile se presentata oltre i termini previsti dalla legge.