Cassazione penale Sez. II sentenza n. 34854 del 30 luglio 2019

ECLI:IT:CASS:2019:34854PEN

Massima

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Il reato di associazione a delinquere finalizzata alla commissione di rapine può essere configurato anche quando non tutti i partecipanti all'associazione abbiano concretamente realizzato i reati-fine, essendo sufficiente l'esistenza di un vincolo associativo funzionale alla commissione di tali delitti e alla spartizione dei relativi proventi. L'accertamento della responsabilità per il reato associativo non dipende dalla partecipazione di tutti gli associati a tutti i reati programmati, potendo anche un singolo partecipe non aver concorso nella consumazione di alcuno dei reati-scopo. La valutazione del contenuto delle intercettazioni, ai fini dell'accertamento della responsabilità, rientra nell'ambito del giudizio di merito e può essere censurata in sede di legittimità solo in presenza di un travisamento della prova, ossia quando il giudice ne abbia indicato il contenuto in modo difforme da quello reale e la difformità risulti decisiva ed incontestabile. Nella determinazione della pena, il giudice non è tenuto a una specifica motivazione in ordine agli aumenti per la continuazione, essendo sufficiente il richiamo alle ragioni poste a fondamento della quantificazione della pena base. Analogamente, nell'ipotesi di concorso di circostanze aggravanti ad effetto speciale, il giudice non è onerato di una specifica motivazione per l'applicazione dell'aumento di pena nel massimo consentito, essendo sufficiente il richiamo alle argomentazioni già esposte in sede di determinazione della pena base.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. DE CRESCIENZO Ugo - Presidente

Dott. IMPERIALI Luciano - Consigliere

Dott. DE SANTIS Anna M. - Consigliere

Dott. DI PISA Fabio - Consigliere

Dott. RECCHIONE Sandr - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 23/04/2018 della CORTE APPELLO di FIRENZE;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dott.ssa RECCHIONE SANDRA;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Dott. DALL'OLIO MARCO che ha concluso chiedendo l'inammissibilita' del ricorso.
Il difensore avv. (OMISSIS) nell'interesse di (OMISSIS) insisteva nell&#x…

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