Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 26233 del 16 giugno 2023

ECLI:IT:CASS:2023:26233PEN

Massima

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Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza è il seguente: La partecipazione ad un'associazione di stampo mafioso e il concorso nel reato di riciclaggio dei relativi proventi devono essere comprovati da elementi concreti e specifici, che dimostrino l'effettivo inserimento dell'indagato nella compagine associativa e la sua consapevolezza circa la natura illecita delle attività svolte. La mera qualità di familiare di un soggetto ritenuto partecipe dell'associazione non è di per sé sufficiente a desumere la responsabilità penale dell'indagato, in assenza di ulteriori elementi che ne comprovino il ruolo attivo e la consapevole adesione al programma criminoso. Analogamente, la semplice condotta di riscossione di denaro proveniente da attività estorsive o di partecipazione all'attività di una società utilizzata per la commissione di reati, non integra automaticamente la prova della consapevolezza dell'indagato circa la natura illecita di tali condotte, dovendosi accertare in concreto il suo effettivo coinvolgimento e la sua effettiva conoscenza della provenienza delittuosa dei proventi. Pertanto, la valutazione della gravità indiziaria in relazione a tali fattispecie criminose richiede un'analisi puntuale e approfondita degli elementi di prova, senza poter fare affidamento su mere presunzioni o su elementi indiziari privi della necessaria univocità.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. RICCIARELLI Massimo - Presidente

Dott. APRILE Ercole - Consigliere

Dott. GIORGI Maria Silvi - Consigliere

Dott. VIGNA Maria S. - Consigliere

Dott. DI GERONIMO Paolo - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso l'ordinanza emessa il 6/10/2022 dal Tribunale di Catanzaro;
visti gli atti, l'ordinanza impugnata e il ricorso;
udita la relazione del consigliere Paolo Di Geronimo;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale Cimmino Alessandro, che ha chiesto il rigetto del ricorso;
udito l'avvocato (OMISSIS), il quale chiede l'accoglimento del ricorso riportandosi anche ai motivi aggiunti.
RITENUTO IN FATTO
1.…

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