Tribunale Amministrativo Regionale Lazio - Roma sentenza n. 8321 del 2014

ECLI:IT:TARLAZ:2014:8321SENT

Massima

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La presentazione di una domanda di condono edilizio per opere abusive impone all'amministrazione comunale di esaminare tale istanza e adottare i provvedimenti conseguenti, di talché gli atti repressivi dell'abuso in precedenza adottati perdono efficacia, salva la necessità di una loro rinnovata adozione nell'eventualità di un successivo rigetto dell'istanza di sanatoria. Pertanto, l'ordine di demolizione di opere abusive perde efficacia a seguito della presentazione della domanda di condono, dovendo l'amministrazione attendere l'esito del relativo procedimento per valutare la gravità dell'abuso, la possibilità di ingiungere la demolizione o di applicare la sanzione pecuniaria, nonché per procedere all'esatta delimitazione dell'area eventualmente da acquisire al patrimonio comunale. Solo all'esito del procedimento di condono l'amministrazione è in condizione di svolgere una specifica valutazione circa l'applicazione delle sanzioni edilizie, dovendo motivare adeguatamente l'eventuale ordine di demolizione.

Sentenza completa

N. 15619/1998
REG.RIC.

N. 08321/2014 REG.PROV.COLL.

N. 15619/1998 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio

(Sezione Seconda Bis)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 15619 del 1998, proposto da: S.r.l. Agricola Torcrescenza - ora S.r.l. Edil Work 2, in persona del legale rappresentante p.t., rappresentate e difese dall'avv. ((omissis)), con domicilio eletto presso il medesimo in Roma, via della Scrofa, 47;

contro

Roma Capitale (già Comune di Roma), in persona del Sindaco p.t., rappresentata e difesa dall'avv. ((omissis)), dell’Avvocatura comunale e presso la stessa domiciliata in Roma, via Tempio di Giove, 21;

per l'annullamento

determinazione n. 974/98 avente ad oggetto la demolizione di opere abusive e ripristino del precedente stato dei…

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