La legge regionale n. 11 del 1987 consente l'ampliamento di edifici produttivi esistenti, anche con destinazione d'uso diversa da quella originaria, purché l'immobile sia comunque destinato allo svolgimento di attività produttiva o commerciale. Pertanto, il diniego di concessione edilizia per ristrutturazione ed ampliamento di un immobile industriale è illegittimo qualora l'intervento edilizio richiesto risulti idoneo a garantire il recupero e lo sviluppo dell'attività produttiva, anche se diversa da quella originariamente svolta nell'immobile, purché comunque rientrante nell'oggetto sociale del richiedente. Tuttavia, il sopravvenuto inserimento dell'area in zona di "urbanizzazione consolidata" nel Piano di Assetto del Territorio, che consente in via generale l'ampliamento degli edifici produttivi esistenti, rende improcedibile la domanda di annullamento del diniego, venendo meno l'interesse del ricorrente. Resta invece esperibile la domanda di risarcimento del danno, la cui prova però incombe sul ricorrente, che non può essere accolta in assenza di idonea dimostrazione del pregiudizio subito.