Cassazione penale Sez. II sentenza n. 38938 del 7 ottobre 2009

ECLI:IT:CASS:2009:38938PEN

Massima

Il reato di danneggiamento si configura anche quando l'intervento della parte offesa sia necessario per ripristinare la situazione precedente, essendo sufficiente un deterioramento di una certa consistenza, senza che sia richiesta la totale distruzione o alterazione del bene. Inoltre, la valutazione della credibilità delle dichiarazioni della parte offesa e dei testimoni rientra nel potere discrezionale del giudice di merito, il cui apprezzamento non è sindacabile in sede di legittimità se sorretto da una motivazione logica e coerente con le risultanze processuali. Infine, la condanna generica ai danni è giustificata quando la sentenza fa riferimento a una condotta produttrice di danno morale e materiale, demandando la quantificazione del risarcimento ad un separato giudizio.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CARMENINI Secondo L. - Presidente

Dott. GENTILE Domenico - Consigliere

Dott. NUZZO Laurenza - Consigliere

Dott. DE CRESCIENZO Ugo - Consigliere

Dott. CERVADORO Mirella - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) SC. EF. , N. IL (OMESSO);

avverso SENTENZA del 18/05/2006 GIUDICE DI PACE di SCANDIANO;

visti gli atti, la sentenza ed il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA la relazione fatta dal Consigliere Dott. GENTILE DOMENICO;

Udita la requisitoria del Sostituto Procuratore Generale Dott. BUA Francesco, che ha concluso chiedendo il rigetto del ricorso;

Letti motivi avanzati dalla Difesa.

CON…

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