Cassazione penale Sez. V sentenza n. 45626 del 13 novembre 2023

ECLI:IT:CASS:2023:45626PEN

Massima

Il diritto di critica politico-sindacale, quale espressione del diritto alla libera manifestazione del pensiero, scrimina l'utilizzo di espressioni anche aspre, colorite o polemiche, purché adeguate e funzionali all'opinione o alla protesta, in correlazione con gli interessi e i valori che si ritengono compromessi, e non connotate da gravità offensiva tale da superare il limite della continenza espositiva. Pertanto, la valutazione della portata offensiva di una determinata espressione deve essere effettuata con riferimento al contesto in cui è stata proferita, tenendo conto della qualità dei soggetti coinvolti e della finalità perseguita, senza estendere indebitamente la tutela contro la lesione dell'onore o del decoro a casi di mera contestazione dell'operato altrui, ove questa si mantenga entro i limiti del diritto di critica.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. PEZZULLO Rosa - Presidente

Dott. CATENA Rossella - Consigliere

Dott. MOROSINI M. Elisabetta - Consigliere

Dott. SGUBBI Vincenzo - rel. Consigliere

Dott. GIORDAO Rosaria - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 21/03/2023 della CORTE APPELLO di NAPOLI;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
sentita la relazione svolta dal Consigliere VINCENZO SGUBBI;
lette le conclusioni del Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore PAOLA MASTROBERARDINO;
che ha concluso chiedendo l'annullamento s…

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