Cassazione penale Sez. IV sentenza n. 20350 del 28 aprile 2017

ECLI:IT:CASS:2017:20350PEN

Massima

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La coltivazione di piante da cui è possibile estrarre sostanze stupefacenti, anche se finalizzata all'uso personale, costituisce condotta penalmente rilevante ai sensi del D.P.R. n. 309 del 1990, art. 73, in quanto rientra nell'ambito di applicazione della norma incriminatrice. L'unica eccezione è quando la sostanza ricavata dalla coltivazione non sia in grado di produrre effetti concretamente appezzabili, non risultando idonea a mettere in pericolo il bene giuridico della salute pubblica o della sicurezza pubblica. Tuttavia, nel caso in cui il quantitativo di principio attivo puro estratto dalla coltivazione sia elevato, corrispondente a un numero significativo di dosi medie singole, la condotta non può essere considerata inoffensiva, essendo idonea a integrare il reato di cui all'art. 73, indipendentemente dalla destinazione d'uso personale. Inoltre, la valutazione della gravità del fatto, ai fini dell'applicabilità della causa di non punibilità di cui all'art. 131-bis c.p., deve essere effettuata dal giudice di merito, non potendo essere dedotta per la prima volta in sede di legittimità, in quanto presuppone un apprezzamento di fatto precluso al giudice di cassazione.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUARTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. BIANCHI Luisa - Presidente

Dott. GIANNITI Pasquale - Consigliere

Dott. CAPPELLO Gabriella - Consigliere

Dott. TANGA Antonio L. - rel. Consigliere

Dott. CENCI Daniele - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a Genova il 03/05/1990;
avverso la sentenza n. 1885 del 09/06/2016, della Corte di Appello di Genova;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dr. ((omissis));
udite le richieste del Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Generale Dr. ((omissis)), che ha concluso per l'inammissibilita' del ricorso;
udite le richieste del difensore, avv. (OMISSIS), del Foro di Roma, sostituto processuale dell…

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