Cassazione penale Sez. II sentenza n. 21846 del 21 luglio 2020

ECLI:IT:CASS:2020:21846PEN

Massima

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La falsificazione di firme su assegni bancari, con l'indicazione di un beneficiario diverso dal legittimo titolare, integra il reato di truffa aggravata, in quanto costituisce un artificio e raggiro idoneo a indurre in errore la banca trattaria e a procurare un ingiusto profitto in danno della società proprietaria degli assegni. Il giudice di merito, nel valutare la prova, può legittimamente ritenere la responsabilità penale dell'imputato sulla base delle dichiarazioni testimoniali che accertano la falsità delle firme apposte sugli assegni, senza che sia necessario acquisire gli originali degli stessi, quando le risultanze processuali consentono di ricostruire compiutamente la dinamica del fatto. La mancata concessione delle attenuanti generiche, in assenza di una specifica richiesta dell'imputato con indicazione dei relativi presupposti di fatto, non determina un vizio di motivazione censurabile in cassazione. Parimenti, è legittima la proposizione dell'appello da parte del difensore della parte civile munito di procura speciale, anche in assenza di un espresso riferimento al potere di impugnare, quando dalla interpretazione complessiva del mandato si evinca la volontà della parte di attribuire tale facoltà.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. DIOTALLEVI Giovanni - Presidente

Dott. DI PAOLA Sergio - Consigliere

Dott. CIANFROCCA Pierluigi - Consigliere

Dott. AIELLI Lucia - Consigliere

Dott. COSCIONI Giuseppe - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 21/06/2019 della CORTE APPELLO di MESSINA;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dr. GIUSEPPE COSCIONI;
lette le conclusioni del Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Dr. COCOMELLO ASSUNTA, che ha chiesto l'annullamento della sentenza impugnata limitatamente alla eccezione sulla mancata concessione delle attenuanti generiche.
RITENUTO IN FATTO
1.…

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