Cassazione penale Sez. I sentenza n. 36792 del 12 ottobre 2011

ECLI:IT:CASS:2011:36792PEN

Massima

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Il pericolo di reiterazione del reato, quale presupposto per l'applicazione di una misura cautelare personale, deve essere valutato dal giudice in relazione alla gravità e alle modalità della condotta delittuosa, alla personalità dell'indagato, desumibile anche dalla sua pregressa storia criminale, nonché al tempo trascorso dalla commissione del fatto, in quanto un maggior lasso temporale comporta un affievolimento delle esigenze cautelari. Ove tali elementi inducano a ritenere sussistente il pericolo di recidiva, il giudice può disporre una misura custodiale, individuando quella meno afflittiva in base ai principi di adeguatezza e proporzionalità, tenendo conto anche dell'assenza di precedenti per evasione e della possibilità di un'efficace sorveglianza presso il domicilio dell'indagato.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CHIEFFI Severo - Presidente

Dott. ROMBOLA' Marcello - Consigliere

Dott. BONITO Francesco M.S - Consigliere

Dott. CARTA Adriana - rel. Consigliere

Dott. CAPRIOGLIO Piera M.S. - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) CA. AN. GI. N. IL (OMESSO);

avverso l'ordinanza n. 528/2010 TRIB. LIBERTA' di TARANTO, del 03/12/2010;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. ADRIANA CARTA;

sentite le conclusioni del PG Dott. FODARONI ((omissis)) che ha concluso chiedendo che il ricorso sia dichiarato inammissibile;

Udito il difensore Avv. ((omissis)).

OSSERVA IN FATTO

1.- Con ordinanza 3 dice…

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