Cassazione penale Sez. II sentenza n. 14371 del 15 aprile 2010

ECLI:IT:CASS:2010:14371PEN

Massima

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Il rigetto dell'istanza di revoca o sostituzione della misura cautelare della custodia in carcere è legittimo quando sussistono gravi indizi di colpevolezza, esigenze cautelari e pericolosità sociale del soggetto, desumibili anche da precedenti penali numerosi, gravi e specifici, nonché dal sostanziale fallimento di misure alternative concesse in precedenza. L'impugnazione di tali valutazioni di merito è preclusa in sede di legittimità, essendo consentito il sindacato della Corte di Cassazione solo in relazione a profili di legittimità del provvedimento, come l'omessa o insufficiente motivazione, e non anche in ordine all'apprezzamento dei presupposti fattuali e giuridici della misura cautelare. Pertanto, il ricorso per cassazione avverso l'ordinanza di rigetto dell'istanza di revoca o sostituzione della custodia cautelare in carcere è inammissibile quando le doglianze attengono a valutazioni di merito precluse in questa sede, come la gravità indiziaria, la sussistenza della flagranza di reato o l'aggravamento della posizione dell'indagato a seguito di incidente probatorio, non dedotte nell'atto di appello. La condanna alle spese processuali e al versamento di una somma a favore della cassa delle ammende consegue all'inammissibilità del ricorso, in applicazione dei principi affermati dalla Corte Costituzionale in materia di sanzioni per l'abuso del processo.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CARMENINI Secondo L. - Presidente

Dott. GENTILE Mario - Consigliere

Dott. DE CRESCIENZO Ugo - Consigliere

Dott. MANNA Anton - rel. Consigliere

Dott. RAGO Geppino - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

Ur. Na. ;

avverso l'ordinanza del 27.10.09 del Tribunale di Ancona, sezione riesame;

visti gli atti, il provvedimento impugnato ed il ricorso;

udita in Camera di consiglio la relazione del Consigliere Dott. MANNA Antonio;

udito il Procuratore Generale nella persona del Dott. Cedrangolo Oscar, che ha concluso per l'inammissibilita' del ricorso.

OSSERVA

Con ordinanza del 27.10.09 il …

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