Cassazione penale Sez. II sentenza n. 40738 del 2 ottobre 2013

ECLI:IT:CASS:2013:40738PEN

Massima

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Il giudice di legittimità, nell'esercizio del controllo di legittimità sui provvedimenti del tribunale del riesame, non può sindacare gli apprezzamenti di fatto compiuti dal giudice di merito in ordine alla sussistenza dei gravi indizi di colpevolezza e alle esigenze cautelari, purché la motivazione del provvedimento impugnato sia adeguata, coerente ed esente da errori logici e giuridici. Il controllo di legittimità è circoscritto all'esame dell'atto impugnato al fine di verificare che il testo di esso sia rispondente ai requisiti della esposizione delle ragioni giuridicamente significative che lo hanno determinato e dell'assenza di illogicità evidenti, ossia della congruità delle argomentazioni rispetto al fine giustificativo del provvedimento. Inoltre, il giudice di legittimità non può sindacare pretese manchevolezze o illogicità motivazionali del provvedimento del tribunale del riesame rispetto a elementi o argomentazioni difensive in fatto di cui non risulti in alcun modo dimostrata l'avvenuta rappresentazione al suddetto tribunale. Infine, il giudicato cautelare formatosi sulla mancata contestazione di una circostanza aggravante in sede genetica non può essere rimesso in discussione attraverso un ricorso per cassazione avverso l'ordinanza del tribunale del riesame.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. PETTI Ciro - Presidente

Dott. CAMMINO Matilde - Consigliere

Dott. DE CRESCIENZO Ugo - Consigliere

Dott. MANNA Antonio - Consigliere

Dott. CARRELLI PALOMBI R. - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) (OMISSIS) nato a (OMISSIS);

2) P.M. presso il Tribunale di Pordenone;

avverso l'ordinanza del Tribunale di Trieste, sezione del riesame in data 2/4/2013;

visti gli atti, il provvedimento impugnato ed i ricorsi;

udita la relazione svolta dal consigliere ((omissis)) di Montrone;

udito il Pubblico Ministero in persona del Sostituto Procuratore generale, dott.ssa FODARONI ((omissis)), che ha concluso chiedendo che entrambi i ricorsi vengano dichiarati ina…

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