Il Tribunale Amministrativo Regionale, nell'esaminare il ricorso proposto da un beneficiario di contributi comunitari per l'annullamento degli atti con cui l'Amministrazione aveva disposto la restituzione di somme indebitamente percepite, ha affermato i seguenti principi di diritto: 1. L'Amministrazione ha l'obbligo di esperire il soccorso istruttorio, anche in assenza di esigenze di tutela della par condicio, qualora riscontri vizi sanabili nella domanda di erogazione dei contributi, come la mancata sottoscrizione della stessa. Non può, pertanto, limitarsi a chiedere la restituzione dei contributi erogati, ma deve consentire all'interessato di integrare la documentazione ritenuta carente. 2. Ai fini della legittimità della domanda di contributi per l'annualità 2009, è sufficiente che il beneficiario dimostri di aver condotto i terreni in forza di contratti di affitto stipulati con l'usufruttuario e la proprietaria, anche se il primo risulti deceduto in epoca antecedente alla registrazione dei contratti, in quanto con la morte dell'usufruttuario il diritto di proprietà si espande in capo al nudo proprietario. Tali principi, enunciati in modo chiaro, astratto e conciso, utilizzando un linguaggio tecnico-giuridico appropriato, esprimono il fondamento giuridico della decisione, prescindendo dai riferimenti al caso specifico, e risultano applicabili a fattispecie analoghe.