Tribunale Amministrativo Regionale Friuli Venezia Giulia - Trieste sentenza n. 292 del 2015

ECLI:IT:TARFVG:2015:292SENT

Massima

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Il vincolo paesaggistico impone all'amministrazione di valutare l'impatto di un intervento edilizio sul contesto tutelato, senza eccedere tale ambito di verifica per imporre prescrizioni fondate su altri interessi, come la conservazione di un bene in sé considerato. Pertanto, ove l'autorità accerti che l'intervento progettato non altera lo stato dei luoghi dal punto di vista paesaggistico, non può legittimamente vietare l'utilizzo di materiali innovativi che, pur differenti da quelli tradizionali, non incidono negativamente sulla tutela del paesaggio. In tali casi, l'amministrazione deve autorizzare l'intervento proposto dal privato, senza imporre prescrizioni ulteriori rispetto a quelle strettamente necessarie per la salvaguardia del paesaggio.

Sentenza completa

N. 00003/2015
REG.RIC.

N. 00292/2015 REG.PROV.COLL.

N. 00003/2015 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per il ((omissis))

(Sezione Prima)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 3 del 2015, proposto da:
Gruppo Cordenons S.p.A., rappresentata e difesa dagli avv.ti ((omissis)) e ((omissis)), con domicilio eletto presso lo studio del secondo, in Trieste, Via C. Battisti n. 4;

contro

Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo – Soprintendenza per i Beni Architettonici e Paesaggistici del ((omissis)), rappresentato e difeso per legge dall'Avvocatura Distrettuale dello Stato, domiciliati ex lege presso gli uffici della medesima, in Trieste, piazza Dalmazia n. 3;

per l'annullamento, previa sospensione cautelare dell’efficacia

- del parere del…

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