Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza può essere così formulato: La responsabilità civile per il risarcimento dei danni derivanti da un sinistro stradale è ripartita tra i conducenti coinvolti in proporzione al grado di colpa accertato in relazione alle rispettive condotte, secondo il principio di causalità giuridica. Il giudice, nel determinare la percentuale di responsabilità di ciascun conducente, deve valutare tutti gli elementi di fatto emersi nel processo, quali la violazione delle norme sulla circolazione stradale, le modalità di svolgimento dell'incidente e le concrete condizioni di guida, al fine di individuare il nesso di causalità tra la condotta di ciascuno e l'evento dannoso. La ripartizione della responsabilità risarcitoria non può essere determinata in modo arbitrario o irragionevole, ma deve trovare adeguata giustificazione nella ricostruzione della dinamica del sinistro e nell'accertamento delle condotte dei soggetti coinvolti. Il principio di proporzionalità nella ripartizione della responsabilità civile costituisce un corollario del principio di causalità giuridica, in base al quale il danno deve essere risarcito in misura corrispondente al grado di colpa di ciascun soggetto, al fine di assicurare un equo ristoro della vittima e una corretta attribuzione dell'onere risarcitorio.