Tribunale Amministrativo Regionale Lazio - Roma sentenza n. 2032 del 2023

ECLI:IT:TARLAZ:2023:2032SENT

Massima

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L'ordine di sospensione dei lavori edilizi ha natura cautelare e provvisoria, con efficacia limitata al termine di 45 giorni dalla notificazione, spirando i relativi effetti decorso tale termine, sia che intervenga successivamente il provvedimento definitivo di demolizione, sia che quest'ultimo non venga adottato. Pertanto, il ricorso avverso un siffatto provvedimento, proposto dopo la scadenza del predetto termine, deve essere dichiarato inammissibile per difetto di interesse, in quanto il provvedimento impugnato non è più idoneo a determinare alcuna lesione attuale e concreta della posizione giuridica del ricorrente. L'avvio del procedimento di repressione di abusi edilizi, inoltre, non costituisce atto autonomamente e immediatamente impugnabile, trattandosi di atto endoprocedimentale privo di effetti lesivi diretti. Il potere di sospensione dei lavori edilizi in corso, attribuito all'Autorità comunale, ha natura cautelare ed è finalizzato ad evitare che la prosecuzione dei lavori ritenuti abusivamente realizzati determini un aggravio del danno urbanistico, ma è caratterizzato dalla temporaneità e provvisorietà del relativo provvedimento, al fine di evitare che il destinatario possa essere esposto sine die all'incertezza circa la sussistenza del proprio jus aedificandi e del carattere abusivo o meno delle opere. Decorso il termine di 45 giorni dalla notificazione, l'ordine di sospensione perde ogni efficacia, trattandosi di un provvedimento eccezionale, con efficacia strettamente limitata nel tempo, avente il solo scopo (cautelare) di impedire il procedere della costruzione, in modo da consentire alla Pubblica amministrazione di potersi determinare con una misura sanzionatoria definitiva entro tale termine di efficacia della sospensione dei lavori.

Sentenza completa

Pubblicato il 06/02/2023

N. 02032/2023 REG.PROV.COLL.

N. 00080/2018 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio

(Sezione Seconda Stralcio)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 80 del 2018, proposto da
Pane Amaro S.r.l., in persona del legale rappresentante pro tempore, rappresentata e difesa dagli avvocati ((omissis)), ((omissis)), con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia e domicilio eletto presso lo studio ((omissis)) in Roma, largo Generale Gonzaga del Vodice 4;

contro

Roma Capitale, in persona del legale rappresentante pro tempore, rappresentata e difesa dall'avvocato ((omissis)), con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia e domicilio eletto in Roma, via del Tempio di Giove 21;

per l'annullamento

- della D…

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