Cassazione penale Sez. V sentenza n. 45539 del 28 ottobre 2016

ECLI:IT:CASS:2016:45539PEN

Massima

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Il grave quadro indiziario di appartenenza ad un'associazione mafiosa, desumibile dalle dichiarazioni accusatorie di collaboratori di giustizia e dal contenuto di conversazioni intercettate, unitamente alla valutazione negativa della personalità dell'indagato e alla sussistenza di esigenze cautelari, giustifica l'applicazione della misura cautelare della custodia in carcere, anche in assenza di una specifica indicazione del ruolo concretamente svolto dall'indagato all'interno del sodalizio criminale, essendo sufficiente la prova della sua partecipazione all'associazione, a prescindere dalla posizione ricoperta. Il giudice di merito gode di ampia discrezionalità nella valutazione degli elementi indiziari e delle esigenze cautelari, sindacabile in sede di legittimità solo per manifesta illogicità o violazione di legge, senza che sia consentita una diversa valutazione delle circostanze esaminate.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. VESSICHELLI Maria - Presidente

Dott. MORELLI Francesca - Consigliere

Dott. CATENA Rossella - Consigliere

Dott. GUARDIANO Alfredo - rel. Consigliere

Dott. LIGNOLA Ferdinando - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso l'ordinanza emessa dal tribunale di Catania il 2.3.2016;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dott. ((omissis));
udito il Pubblico Ministero nella persona del Sostituto Procuratore Generale Dott. ((omissis)), che ha concluso per l'inammissibilita' del ricorso;
udito per il ricorrente il difensore di fiducia, avv. …

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