Cassazione penale Sez. IV sentenza n. 3743 del 27 gennaio 2015

ECLI:IT:CASS:2015:3743PEN

Massima

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Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza è il seguente: La responsabilità penale per il reato di concorso in furto non può essere affermata sulla base di un quadro indiziario equivoco e carente di elementi di prova gravi, precisi e concordanti. In particolare, l'identità tra il veicolo oggetto del furto e quello avvistato in precedenza dalla polizia giudiziaria deve essere dimostrata in modo certo, non potendosi fondare su mere ipotesi congetturali. Inoltre, la semplice presenza dell'imputato nelle vicinanze del luogo del reato e il possesso di oggetti potenzialmente utilizzabili per la commissione del fatto non sono di per sé sufficienti a integrare un contributo causale alla realizzazione del delitto, in assenza di ulteriori elementi probatori che ne comprovino il ruolo di concorrente. Pertanto, in mancanza di un quadro probatorio solido e privo di incertezze, la responsabilità penale dell'imputato non può essere affermata, dovendosi pronunciare sentenza di assoluzione per non aver commesso il fatto.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUARTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. ZECCA Gaetanin - Presidente

Dott. FOTI Giacomo - Consigliere

Dott. VITELLI CASELLA Luc - rel. Consigliere

Dott. PICCIALLI Patrizia - Consigliere

Dott. DELL'UTRI Marco - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

avverso la sentenza n. 126/2005 CORTE APPELLO di REGGIO CALABRIA, del 10/01/2012;

visti gli atti, la sentenza e il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA del 21/01/2014 la relazione fatta dal Consigliere Dott. CASELLA LUCA VITELLI;

Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. SCARDACCIONE ((omissis)), che ha concluso per l'annullamento con rinvio.

RITENUTO IN FATTO

Con sentenza in data 10 maggio 2004, il Tribu…

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