Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 22252 del 11 giugno 2010

ECLI:IT:CASS:2010:22252PEN

Massima

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Il concetto di "quantità ingente" di sostanza stupefacente, ai fini dell'applicazione dell'aggravante, deve essere valutato in relazione alle correnti operazioni di mercato nel territorio di riferimento, tenendo conto dei carichi solitamente trasportati dai corrieri, senza che tale procedimento valutativo possa essere considerato in sé illegittimo o illogico. Il giudice, nel determinare la sussistenza o meno dell'aggravante, non è vincolato ad un mero dato ponderale, ma può operare una relativizzazione del concetto di "ingente quantità" in rapporto alle modalità di approvvigionamento e di spaccio usuali nel contesto territoriale di riferimento, purché tale valutazione risulti congruamente motivata sulla base degli elementi di fatto acquisiti. Il principio di diritto enunciato mira a contemperare l'esigenza di una applicazione uniforme della legge penale con la necessità di adeguare la valutazione della fattispecie concreta alle peculiarità del mercato locale della droga, evitando automatismi e valorizzando l'apprezzamento discrezionale del giudice di merito, nel rispetto dei canoni di logicità e ragionevolezza.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. MANNINO ((omissis)) - Presidente

Dott. GRAMENDOLA Francesco P. - Consigliere

Dott. CORTESE Arturo - rel. Consigliere

Dott. IPPOLITO Francesco - Consigliere

Dott. PAOLONI Giacomo - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA/ORDINANZA

sul ricorso proposto da:

PROCURATORE GENERALE PRESSO CORTE D'APPELLO DI MILANO;

nei confronti di:

1) LO. UR. VE. WI. , N. IL (OMESSO);

avverso la sentenza n. 1794/2007 GIP TRIBUNALE di BUSTO ARSIZIO, del 23/10/2007;

visti gli atti, la sentenza e il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA del 12/02/2010 la relazione fatta dal Consigliere Dott. ARTURO CORTESE;

Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. ((omissis)), che ha concluso per l'annul…

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