Cassazione penale Sez. II sentenza n. 14263 del 26 marzo 2014

ECLI:IT:CASS:2014:14263PEN

Massima

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Il giudice di legittimità, nell'esaminare i ricorsi proposti avverso il decreto di applicazione di misure di prevenzione personali e patrimoniali, afferma che le doglianze del ricorrente, volte a una rivalutazione delle statuizioni adottate dai giudici di merito, sono inammissibili. Il sindacato di legittimità, infatti, è circoscritto all'esame dei soli vizi di violazione di legge, non potendo estendersi a un improprio riesame del fatto, già oggetto di ampia e puntuale motivazione da parte dei giudici del doppio grado di merito. Pertanto, il ricorso per cassazione è inammissibile quando si limita a riprodurre le medesime censure già esaminate e disattese in sede di gravame, senza individuare in termini di specificità i relativi motivi di impugnazione. Analogamente, sono inammissibili i ricorsi proposti dai terzi interessati, laddove le loro deduzioni, evocative del merito, risultino meramente reiterative di prospettazioni già ampiamente scrutinate nei precedenti gradi di giudizio.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CASUCCI Giuliano - Presidente

Dott. MACCHIA A. - rel. Consigliere

Dott. DE CRESCIENZO Ugo - Consigliere

Dott. DAVIGO Piercamil - Consigliere

Dott. DIOTALLEVI Giovanni - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

(OMISSIS);

(OMISSIS);

avverso il decreto n. 106/2009 CORTE APPELLO di NAPOLI, del 22/06/2011;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. ALBERTO MACCHIA;

lette le conclusioni del PG Dott. Izzo G. che ha concluso per l'inammissibilita' dei ricorsi.

OSSERVA

Con decreto del 12 marzo 2013, la Corte di appello di Napoli ha revocato la confisca disposta dal Tribunale della medesima citta' con decre…

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