Cassazione civile Sez. III sentenza n. 16280 del 25 settembre 2012

ECLI:IT:CASS:2012:16280CIV

Massima

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Il giudice di legittimità, nel valutare la denunzia di violazione dell'art. 112 c.p.c. da parte del giudice di merito, è tenuto a verificare preliminarmente l'ammissibilità del motivo di ricorso, in particolare l'osservanza dell'onere, posto a carico del ricorrente dall'art. 366 c.p.c., comma 1, n. 6, di indicare specificamente gli atti difensivi o i verbali di udienza nei quali le domande o le eccezioni sono state proposte, al fine di consentire il controllo della ritualità, tempestività e decisività delle stesse. Solo all'esito di tale preliminare verifica, ove il motivo sia ritenuto ammissibile, la Corte di cassazione può procedere all'esame e all'interpretazione diretta degli atti processuali per valutare la fondatezza della denunzia di violazione dell'art. 112 c.p.c. da parte del giudice di merito. L'inosservanza di tale onere di specifica indicazione degli atti processuali rilevanti rende il motivo di ricorso inammissibile, senza che la Corte possa procedere all'esame della questione giuridica sottesa alla denunzia di error in procedendo.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE TERZA CIVILE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. AMATUCCI Alfonso - Presidente

Dott. CARLEO Giovanni - Consigliere

Dott. FRASCA Raffaele - Consigliere

Dott. SCARANO ((omissis)) - rel. Consigliere

Dott. BARRECA ((omissis)) - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS) (OMISSIS), (E ALTRI OMISSIS)

- ricorrenti -

contro

(OMISSIS) S.P.A. (OMISSIS) in persona del legale rappresentante Dott. (OMISSIS), elettivamente domiciliata in (OMISSIS), presso lo studio dell'avvocato (OMISSIS), che la rappresenta e difende giusta delega in atti;

- controricorrente -

avverso la sentenza n. 25/2010 del TRIBUNALE DI SALERNO SEDE DISTACCA…

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