Cassazione penale Sez. V sentenza n. 15801 del 15 aprile 2016

ECLI:IT:CASS:2016:15801PEN

Massima

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Il giudice di legittimità, nel valutare il ricorso avverso la sentenza di condanna per i reati di ingiuria e minaccia, afferma che: Le dichiarazioni della persona offesa, pur in presenza di possibili motivi di risentimento nei confronti degli imputati, possono essere legittimamente poste a fondamento dell'affermazione di responsabilità penale, previa verifica della loro credibilità soggettiva e attendibilità intrinseca, che deve essere più penetrante e rigorosa rispetto a quella applicata alle dichiarazioni testimoniali. La verifica della credibilità e attendibilità delle dichiarazioni della persona offesa non deve tradursi nell'individuazione di prove dotate di autonoma efficacia dimostrativa, in quanto ciò vanificherebbe la rilevanza probatoria delle stesse. Il giudice di merito, nel valutare le dichiarazioni della persona offesa e dei testimoni, può legittimamente considerare l'esistenza di controversie pregresse tra le parti, senza che ciò comporti necessariamente l'esclusione dell'attendibilità dei dichiaranti. L'eventuale errore nell'individuazione dei vincoli di parentela o affinità tra i testimoni e le parti non inficia la valutazione di attendibilità operata dal giudice di merito, se tale elemento non ha assunto rilievo nella sua motivazione. Infine, l'esimente della provocazione non può essere riconosciuta in assenza di un fatto ingiusto della persona offesa che abbia giustificato la reazione degli imputati.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. DEMARCHI ALBENGO Paolo - Presidente

Dott. DE GREGORIO Eduardo - Consigliere

Dott. MICHELI Paolo - Consigliere

Dott. DE MARZO G. - rel. Consigliere

Dott. FIDANZIA Andrea - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), N. IL 07/01/1953;
(OMISSIS), N. IL 30/11/1978;
avverso la sentenza n. 3015/2014 TRIBUNALE di MATERA, del 22/12/2014;
visti gli atti, la sentenza e il ricorso;
udita in PUBBLICA UDIENZA del 21/01/2016 la relazione fatta dal Consigliere Dott. GIUSEPPE DE MARZO;
Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. Birritteri Luigi, che ha concluso per l'inammissibilita' del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. Con sentenza del 22/12/2004 il Tribunale di Matera ha confermato…

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