Cassazione penale Sez. II sentenza n. 39209 del 28 ottobre 2011

ECLI:IT:CASS:2011:39209PEN

Massima

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Il sequestro probatorio di un bene, anche se costituente corpo di reato, deve essere sorretto da idonea motivazione in ordine alle specifiche finalità probatorie perseguite, non essendo sufficiente il mero riferimento alla necessità di acquisizione del bene ai fini istruttori. L'omessa indicazione, nel decreto di sequestro, delle esigenze probatorie che lo giustificano non può essere supplita dal giudice del riesame mediante un'arbitraria opera di integrazione del titolo cautelare, essendo tale valutazione riservata in via esclusiva all'organo dell'accusa. La carenza di motivazione sul presupposto del sequestro probatorio comporta l'annullamento del provvedimento, senza possibilità per il giudice del riesame di sopperire a tale lacuna.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. SIRENA ((omissis)) - Presidente

Dott. PAGANO Filiberto - Consigliere

Dott. RAGO Geppino - Consigliere

Dott. VERGA Giovanna - Consigliere

Dott. D'ARRIGO Cosimo - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

- Ca. Al. , nato a (OMESSO);

avverso l'ordinanza n. 6 emessa in data 8 marzo 2011 dal Tribunale di Pordenone;

Sentita la relazione svolta in camera di consiglio dal consigliere Dott. D'ARRIGO Cosimo;

udito il P.M., in persona del Sostituto Procuratore Generale Dott. SPINACI Sante, che ha concluso per il rigetto del ricorso.

OSSERVA

In data 25 gennaio 2011 il P.M. ha disposto il sequestro probatorio di un ca…

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