Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 19102 del 7 maggio 2015

ECLI:IT:CASS:2015:19102PEN

Massima

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Il reato di maltrattamenti in famiglia di cui all'art. 572 c.p. si configura quando la condotta abituale di violenza fisica o morale, anche se non necessariamente grave, cagiona sofferenze fisiche o morali alla persona offesa, con la conseguente necessità di accertare, oltre all'elemento oggettivo della ripetitività degli atti, anche quello soggettivo del dolo, inteso come consapevolezza e volontà di sottoporre la vittima a un trattamento inumano e degradante. L'elemento dell'abitualità non richiede la prova di un numero predeterminato di episodi, essendo sufficiente la reiterazione di condotte violente, anche di lieve entità, che si inseriscano in un contesto di perdurante prevaricazione e sopraffazione del reo sulla vittima, così da ingenerare in quest'ultima uno stato di soggezione e di sofferenza fisica e morale. Pertanto, ai fini della configurabilità del reato, non è necessario che i singoli episodi di violenza siano di per sé gravi, essendo sufficiente che essi, nella loro ripetitività e sistematicità, siano idonei a cagionare alla persona offesa un perdurante stato di sofferenza e di assoggettamento. Inoltre, la valutazione della credibilità e attendibilità delle dichiarazioni della persona offesa rientra nella discrezionalità del giudice di merito, il quale è tenuto a motivare adeguatamente le ragioni per cui ritiene di poter fare affidamento su tali dichiarazioni, senza che tale apprezzamento possa essere sindacato in sede di legittimità, se non per manifesta illogicità o travisamento dei fatti.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. AGRO' Antonio - Presidente

Dott. MOGINI Stefano - rel. Consigliere

Dott. DI STEFANO Pierluigi - Consigliere

Dott. VILLONI Orlando - Consigliere

Dott. BASSI Alessandra - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS), nato a (OMISSIS);

avverso la sentenza emessa dalla Corte d'Appello di Torino il 20 maggio 2014;

visti gli atti, l'ordinanza impugnata, il ricorso e la memoria difensiva depositata il 12.2.2015 con allegati documenti;

udita la relazione del Consigliere Dott. ((omissis));

udito il Sostituto Procuratore Generale Dr. ((omissis)), che ha chiesto dichiararsi il ricorso inammissibile;

udito l'avv. (OMISSIS), che ha insistito per l&#x…

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