Consiglio di Stato sentenza n. 4241 del 2019

ECLI:IT:CDS:2019:4241SENT

Massima

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Il proprietario o il soggetto che ha la disponibilità giuridica di un'area è responsabile, in solido con gli autori dell'abbandono, della rimozione e dello smaltimento dei rifiuti illecitamente depositati, qualora tale responsabilità gli sia imputabile a titolo di dolo o colpa, anche sotto il profilo della mancata adozione di misure idonee a prevenire e impedire l'abbandono. L'ente gestore di una strada, in quanto responsabile della manutenzione, gestione e pulizia delle pertinenze stradali, è tenuto a porre in essere gli interventi necessari per rimuovere i rifiuti abbandonati e ripristinare le normali condizioni di sicurezza della circolazione, anche mediante l'installazione di idonei manufatti atti a impedire ulteriori accessi non autorizzati, senza che ciò comporti una limitazione della funzione di sosta delle aree pertinenziali. L'omissione di tali obblighi di vigilanza e custodia da parte dell'ente gestore, che abbia consentito il formarsi di una discarica abusiva, integra una condotta colposa imputabile allo stesso, a prescindere dall'individuazione dei soggetti responsabili dell'abbandono. Il Comune, nell'esercizio dei poteri contingibili e urgenti di cui agli artt. 54 TUEL e 192 d.lgs. n. 152/2006, può legittimamente ordinare all'ente gestore la rimozione dei rifiuti e la bonifica delle aree, senza che sia necessaria la previa comunicazione di avvio del procedimento, in presenza di una situazione di pericolo per la salute e la sicurezza pubblica e di urgenza di provvedere. Il mancato esperimento di tale contraddittorio procedimentale non determina l'illegittimità del provvedimento, qualora il suo contenuto non avrebbe potuto essere diverso da quello adottato.

Sentenza completa

Pubblicato il 20/06/2019

N. 04241/2019REG.PROV.COLL.

N. 06734/2009 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Consiglio di Stato

in sede giurisdizionale (Sezione Quinta)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso in appello iscritto al numero di registro generale 6734 del 2009, proposto da:
Anas s.p.a, in persona del legale rappresentante
pro tempore
, rappresentata e difesa dall’Avvocatura Generale dello Stato, presso i cui uffici in Roma, via dei Portoghesi 12, è
ope legis
domiciliata;

contro

Comune di Davagna, in persona del Sindaco
pro tempore
, rappresentato e difeso dagli avvocati Giuseppe Naccarato e Carlo Golda, con domicilio eletto presso lo studio dell’avvocato Giuseppe Naccarato in Roma, via Tagliamento 76;

per la riforma

della sentenza del Tribunale Amministrativo Regionale per la Liguria n. 00559/200…

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