Cassazione penale Sez. II sentenza n. 12258 del 19 marzo 2008

ECLI:IT:CASS:2008:12258PEN

Massima

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Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza è il seguente: La valutazione della sussistenza dei gravi indizi di colpevolezza e delle esigenze cautelari, ai fini dell'applicazione di una misura cautelare personale, deve essere effettuata in modo specifico e concreto, con riferimento alle singole condotte contestate all'indagato e alle concrete circostanze del caso. In particolare, la motivazione deve dare conto in modo esaustivo delle ragioni per le quali le dichiarazioni accusatorie sono ritenute attendibili e dei riscontri probatori acquisiti, nonché illustrare in modo dettagliato le specifiche esigenze cautelari, differenziandole in relazione ai singoli reati contestati, anche quando questi siano connessi. La mancanza di una motivazione adeguata su tali profili determina l'annullamento dell'ordinanza cautelare con rinvio al giudice per un nuovo esame.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. MORELLI Francesco - Presidente

Dott. DI IORIO Giorgio - Consigliere

Dott. CASUCCI Giuliano - Consigliere

Dott. CURZIO Pietro - Consigliere

Dott. AMBROSIO Annamaria - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) NE. CE. AL. , N. IL (OMESSO);

avverso ORDINANZA del 06/11/2007 TRIB. LIBERTA' di MILANO;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. CASUCCI GIULIANO;

sentite le conclusioni del P.G. Dr. GIALANELLA Antonio, che ha chiesto il rigetto del ricorso.

Uditi i difensori Avv.ti PONTE Giovanni e STILLE Alfonso che ha concluso per l'accoglimento del ricorso.

SVOLGIMENTO DEL PROCESSO

Con ordinanza in dat…

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