Cassazione penale Sez. I sentenza n. 31907 del 22 luglio 2016

ECLI:IT:CASS:2016:31907PEN

Massima

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La detenzione illegale di un'arma da parte di un soggetto appartenente ad un'associazione mafiosa non integra automaticamente la circostanza aggravante di cui all'art. 7 del D.L. n. 152/1991, conv. in L. n. 203/1991, relativa all'agevolazione dell'attività dell'associazione. È necessario che la condotta di detenzione dell'arma sia effettivamente finalizzata all'agevolazione del programma criminoso del gruppo mafioso, non essendo sufficiente il mero ruolo di vertice ricoperto dall'imputato nell'associazione. Qualora emerga che la detenzione dell'arma sia motivata da esigenze di difesa personale, in ragione di contrasti con gruppi avversari, tale finalità alternativa e prevalente esclude l'applicazione dell'aggravante, non potendosi desumere automaticamente l'intento di agevolare l'associazione dal solo status di appartenente al sodalizio criminale.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. BONITO F. Maria S. - Presidente

Dott. CASA Filippo - Consigliere

Dott. BONI Monica - Consigliere

Dott. MAGI Raffaello - Consigliere

Dott. CAIRO Antonio - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);
avverso la sentenza n. 4684/2011 CORTE APPELLO di NAPOLI, del 08/10/2014;
visti gli atti, la sentenza e il ricorso;
udita in PUBBLICA UDIENZA del 31/03/2016 la relazione fatta dal Consigliere Dott. ANTONIO CAIRO;
Uditi:
il Pubblico Ministero Dott. DELEHAYE Enrico, sostituto procuratore generale della Repubblica presso questa Corte, che ha chiesto il rigetto del ricorso;
il Difensore Avvocato (OMISSIS) che ha concluso per l'accoglimento del ricorso.
RITENUTO IN FAT…

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