Il titolare di una concessione demaniale marittima, anche se scaduta, non può essere privato della disponibilità dell'area concessa senza che sia previamente accertata la decadenza o la revoca del titolo concessorio, in quanto la demolizione delle opere realizzate e lo sgombero dell'area costituiscono misure sanzionatorie distinte e ulteriori rispetto alla declaratoria di decadenza o revoca della concessione. Pertanto, l'ordine di demolizione e di sgombero può essere legittimamente adottato solo previa verifica della natura abusiva delle opere realizzate, senza che sia necessario procedere preventivamente alla revoca o decadenza della concessione, atteso che la realizzazione di opere in assenza di titolo edilizio integra di per sé una fattispecie di abuso edilizio, indipendentemente dalla sussistenza o meno di un valido titolo concessorio. Inoltre, la proroga automatica delle concessioni demaniali marittime prevista dalla legge n. 145/2018 non può trovare applicazione in quanto in contrasto con i principi eurocomunitari di libera concorrenza e di libertà di stabilimento, e pertanto deve essere disapplicata dalla pubblica amministrazione.