Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 17922 del 5 maggio 2008

ECLI:IT:CASS:2008:17922PEN

Massima

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Il sequestro preventivo di beni può essere disposto nei confronti di soggetti diversi dall'indagato o imputato, purché sussista la prova della sproporzione tra il valore del patrimonio di cui l'interessato ha la disponibilità e il suo reddito o la sua attività economica lecita. L'onere di dimostrare la provenienza illecita dei beni grava sull'organo procedente, salvo l'onere di allegazione del prevenuto, il quale deve fornire una giustificazione credibile della sproporzione tra i suoi beni e i suoi guadagni leciti, sia al momento dell'acquisto che al momento del successivo sequestro. Tuttavia, il terzo interessato alla restituzione dei beni sequestrati, diverso dall'imputato o dall'indagato, deve essere munito di procura speciale per proporre il relativo ricorso per cassazione, non essendo sufficiente la sola nomina del difensore secondo le modalità previste per l'imputato.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. DE ROBERTO Giovanni - Presidente

Dott. SERPICO Francesco - Consigliere

Dott. LANZA Luigi - Consigliere

Dott. COLLA Giorgio - Consigliere

Dott. DOGLIOTTI Massimo - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

CO. An. nata il (OMESSO);

contro l'ordinanza emessa dal Tribunale di Catanzaro in data 27 luglio 2007, con la quale e' stato rigettato il riesame proposto avverso il decreto di sequestro preventivo del G.I.P. distrettuale del Tribunale di Catanzaro in data 10 luglio 2007;

Visti gli atti, il provvedimento impugnato ed il ricorso;

Sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. ((omissis)).

Udito il Pubblico Ministe…

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