Cassazione penale Sez. III sentenza n. 38373 del 22 settembre 2015

ECLI:IT:CASS:2015:38373PEN

Massima

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Il dolo di tentato omicidio deve essere accertato sulla base di elementi oggettivi e concreti che rivelino in modo univoco l'intenzione dell'agente di cagionare la morte della vittima, senza che possano rilevare mere congetture o ipotesi alternative sulla possibile causazione dell'evento letale. Pertanto, il riconoscimento del dolo alternativo o eventuale è incompatibile con la fattispecie del tentato omicidio, richiedendosi invece la prova di un dolo diretto, desumibile dalla natura e dalle modalità della condotta posta in essere. La valutazione della sussistenza dell'"animus necandi" deve essere effettuata attraverso un'analisi rigorosa e penetrante degli elementi di prova, senza che possano assumere rilievo determinante mere possibilità o eventualità estranee alla volontà dell'agente. Inoltre, la motivazione della sentenza di riforma di una pronuncia assolutoria deve dare conto in modo specifico e convincente dell'insostenibilità, sul piano logico e giuridico, degli elementi posti a fondamento della decisione di primo grado, superando ogni ragionevole dubbio sulla responsabilità dell'imputato.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE TERZA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. FIALE Aldo - Presidente

Dott. DI NICOLA Vito - Consigliere

Dott. PEZZELLA Vincenzo - Consigliere

Dott. SCARCELLA Alessio - Consigliere

Dott. MENGONI Enrico - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato in (OMISSIS);
avverso la sentenza pronunciata dalla Corte di appello di Milano in data 14/10/2014;
visti gli atti, il provvedimento impugnato ed il ricorso;
sentita la relazione svolta dal consigliere ((omissis));
sentite le conclusioni del Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale IZZO Gioacchino, che ha chiesto il rigetto del ricorso;
sentite le conclusioni del difensore del ricorrente, Avv. (OMISSIS), che ha chiesto l'accoglimento del ricorso.
RIT…

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