Cassazione penale Sez. V sentenza n. 47266 del 21 novembre 2019

ECLI:IT:CASS:2019:47266PEN

Massima

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Il giudice di legittimità, nel valutare la sussistenza dei gravi indizi di colpevolezza ai fini dell'applicazione di una misura cautelare personale, non è tenuto a riscontrare la stessa precisione e concordanza degli indizi richiesta per il giudizio di merito, essendo sufficiente qualunque elemento probatorio idoneo a fondare un giudizio di qualificata probabilità sulla responsabilità dell'indagato. Il sindacato del giudice di legittimità sui provvedimenti de libertate non può estendersi alla revisione degli elementi materiali e fattuali delle vicende indagate, ivi compreso lo spessore degli indizi, trattandosi di apprezzamenti di merito rientranti nell'esclusiva competenza del giudice di merito e del tribunale del riesame. La motivazione del provvedimento cautelare è censurabile in sede di legittimità solo quando sia priva dei requisiti minimi di coerenza, completezza e logicità, al punto da risultare meramente apparente o assolutamente inidonea a rendere comprensibile la logica seguita dal giudice. Inoltre, in materia di intercettazioni, l'interpretazione e la valutazione del contenuto delle conversazioni costituisce questione di fatto rimessa all'esclusiva competenza del giudice di merito, il cui apprezzamento non è sindacabile in sede di legittimità se non nei limiti della manifesta illogicità ed irragionevolezza della motivazione. Infine, la condotta contestata all'indagato non deve necessariamente configurarsi come quella di mero concorrente esterno, essendo sufficiente che emerga un ruolo attivo e dinamico nell'ambito del sodalizio mafioso, desumibile da una serie di elementi di fatto coerenti, specifici e significativi.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. PEZZULLO Rosa - Presidente

Dott. CALASELICE Barbar - rel. Consigliere

Dott. ROMANO Michele - Consigliere

Dott. SCORDAMAGLIA Irene - Consigliere

Dott. BORRELLI Paola - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del Tribunale di Palermo in funzione di riesame emessa in data 21/03/2019;
visti gli atti, il provvedimento impugnato ed il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Calaselice B.;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Generale, Lignola F., che ha concluso chiedendo la declaratoria di inammissibilita' del ricorso;
udito il difensore, avv. (OMISSIS), in sostituzione dell'avv. (OMISSIS), che ha …

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