Cassazione penale Sez. I sentenza n. 14335 del 26 marzo 2013

ECLI:IT:CASS:2013:14335PEN

Massima

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La partecipazione consapevole e volontaria ad un'associazione per delinquere finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti può essere desunta da una pluralità di elementi concreti, quali il rapporto costante tra i capi dell'organizzazione, l'assistenza reciproca tra gli associati per garantire la disponibilità della droga, il coordinamento delle attività di acquisto, trasporto e smistamento dello stupefacente nel territorio di competenza, il coinvolgimento diretto nelle controversie relative alla qualità della sostanza ceduta, nonché le difficoltà manifestate dagli associati nell'onorare i debiti con i fornitori a seguito degli arresti. Tali elementi, pur non costituendo di per sé prova della commissione del reato associativo, possono essere rilevanti nel giudizio sull'esistenza del vincolo associativo e sull'inserimento del singolo soggetto nell'organizzazione, specie quando ricorrano ulteriori dati dimostrativi della struttura, delle caratteristiche e delle modalità di esecuzione dei reati fine. In presenza di gravi indizi di colpevolezza per il reato di cui all'art. 74 del D.P.R. n. 309/1990, la custodia cautelare in carcere è la misura applicabile, salvo che siano acquisiti elementi specifici, in relazione al caso concreto, dai quali risulti che le esigenze cautelari possono essere soddisfatte con altre misure meno afflittive. La valutazione in ordine all'adeguatezza di una misura diversa dalla custodia in carcere deve essere fondata su elementi concreti e specifici, attinenti alla persona dell'indagato e alle concrete modalità di realizzazione del reato, senza potersi limitare a considerazioni di carattere generale, quali l'incensuratezza o la risalenza nel tempo delle condotte.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. BARDOVAGNI Paolo - Presidente

Dott. VECCHIO Massimo - Consigliere

Dott. ROCCHI Giacomo - rel. Consigliere

Dott. BONI Monica - Consigliere

Dott. SANTALUCIA Giuseppe - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) (OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

avverso l'ordinanza n. 395/2012 TRIB. LIBERTA' di MESSINA, del 08/06/2012;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. GIACOMO ROCCHI;

sentite le conclusioni del P.G. Dott. ((omissis)) che ha chiesto il rigetto del ricorso;

Udito il difensore avv. (OMISSIS).

RITENUTO IN FATTO

1. Il Tribunale di Messina respingeva la richiesta di riesame proposta da (OMISSIS) avverso l'ordinanza del G.I.P. dello stesso T…

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