Cassazione penale Sez. II sentenza n. 30439 del 25 luglio 2012

ECLI:IT:CASS:2012:30439PEN

Massima

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Il reato di estorsione si configura quando l'agente, mediante minaccia, anche implicita o larvata, idonea a incutere timore e coartare la volontà della vittima, consegue un profitto indebito, anche di natura non patrimoniale, approfittando dello stato di debolezza e vulnerabilità della persona offesa. La minaccia di far venir meno l'assistenza e i legami affettivi nei confronti di una persona non autosufficiente e in precarie condizioni di salute può integrare il reato di estorsione, qualora tale prospettiva sia strumentalizzata dall'agente per ottenere vantaggi indebiti che altrimenti non avrebbe potuto conseguire, in ragione della particolare condizione di debolezza della vittima. Ai fini della configurabilità del reato, è irrilevante che si verifichi l'effettiva intimidazione del soggetto passivo, essendo sufficiente che la condotta dell'agente sia oggettivamente idonea a incutere timore e a coartare la volontà della persona offesa. La valutazione della gravità del fatto e della capacità a delinquere dell'imputato, ai sensi dell'art. 133 c.p., rientra nel potere discrezionale del giudice di merito, la cui motivazione è sindacabile in sede di legittimità solo in caso di manifesta illogicità o irragionevolezza.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CARMENINI Secondo - Presidente

Dott. CASUCCI Giuliano - Consigliere

Dott. DAVIGO P. - Consigliere

Dott. IASILLO A. - rel. Consigliere

Dott. CARRELLI P.d.M. Roberto - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

Avvocato (OMISSIS), quale difensore di (OMISSIS) (n. il (OMISSIS)) e (OMISSIS) (n. il (OMISSIS));

avverso la sentenza della Corte d'appello di Caltanissetta, 2 sezione penale, in data 07/07/2011.

Sentita la relazione della causa fatta, in pubblica udienza, dal Consigliere Dr. Adriano Iasillo.

Udita la requisitoria del Sostituto Procuratore Generale, Dr. Stabile Carmine, il quale ha concluso chiedendo l'inammissibilita' del ricorso.

OSSERVA

Con…

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