Il Consiglio di Stato, in materia di impianti di distribuzione di GPL, ha affermato il seguente principio di diritto: La normativa regionale che prevede distanze minime obbligatorie tra gli impianti di distribuzione di GPL, anche per i nuovi impianti, risponde a esigenze di razionalizzazione e di efficienza del relativo settore economico, non potendosi ritenere tale previsione arbitraria o lesiva della libertà di iniziativa economica. In particolare, la delibera del Consiglio regionale del Lazio n. 473/1978, che imponeva una distanza minima di 9 km tra gli impianti GPL, era ancora vigente all'epoca dei fatti in quanto non era stato adeguatamente recepito il D.P.C.M. dell'11.9.1989, che prevedeva quale unico limite quantitativo il superamento del 6% del totale dei punti vendita nell'ambito regionale. Inoltre, il criterio della distanza in linea d'aria, senza tener conto delle strade esistenti, non può essere considerato irrazionale o illegittimo, in quanto giustificato dalla più limitata domanda di mercato del GPL rispetto ad altri carburanti. Infine, il momento di perfezionamento della notifica a mezzo servizio postale, ai fini della tempestività del ricorso, è quello della consegna dell'atto all'ufficiale giudiziario per la spedizione, e non quello del deposito del plico raccomandato presso l'ufficio postale.