Cassazione penale Sez. V sentenza n. 46470 del 17 dicembre 2008

ECLI:IT:CASS:2008:46470PEN

Massima

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Il diritto di critica nei confronti dell'operato di un magistrato trova un limite nel rispetto della reputazione e dell'onore dello stesso, non potendosi utilizzare espressioni offensive e lesive che travalicano i confini della continenza e della correttezza. Pertanto, la diffamazione commessa attraverso la divulgazione di una lettera contenente valutazioni e giudizi oltraggiosi sulla condotta di un giudice, pur in presenza di un legittimo interesse a manifestare il proprio dissenso, integra il reato di diffamazione, con conseguente obbligo di risarcimento del danno in favore della parte offesa, da determinarsi in base all'intensità del dolo, all'impressione suscitata nello stesso magistrato e in terzi soggetti, nonché all'ambiente in cui la vicenda si è svolta.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. AMBROSINI Giangiulio - Presidente

Dott. CARROZZA Arturo - Consigliere

Dott. FERRUA Giuliana - Consigliere

Dott. FEDERICO Raffaello - Consigliere

Dott. DIDONE Antonio - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

PE. Pi. An. , nato il (OMESSO);

avverso la sentenza emessa il 12-3-07 dalla Corte di appello di Genova.

Visti gli atti, la sentenza denunciata ed il ricorso;

Udita in pubblica udienza la relazione fatta dal Consigliere Dott. Giuliana Ferrua;

Udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Generale Dott. GALASSO Aurelio, che ha concluso per il rigetto del ricorso.

Udito per la Parte civile l'avv…

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