Cassazione civile Sez. I ordinanza n. 19959 del 23 settembre 2020

ECLI:IT:CASS:2020:19959CIV

Massima

Generata da Simpliciter
Il requisito della forma scritta per la conclusione di contratti con la Pubblica Amministrazione, a pena di nullità, è un principio consolidato nella giurisprudenza di legittimità. La volontà dell'ente pubblico deve essere desunta esclusivamente dal contenuto dell'atto contrattuale, interpretato secondo i canoni ermeneutici di cui agli articoli 1362 e seguenti del codice civile, senza poter fare ricorso alle deliberazioni degli organi competenti, le quali, essendo atti estranei al documento contrattuale, assumono rilievo ai soli fini del procedimento di formazione della volontà, attenendo alla fase preparatoria del negozio e risultando pertanto prive di valore interpretativo o ricognitivo delle clausole negoziali, a meno che non siano espressamente richiamate dalle parti. Né può aversi riguardo, per la determinazione della comune intenzione delle parti ex articolo 1362 c.c., comma 2, alle deliberazioni adottate da uno degli enti successivamente alla conclusione del contratto ed esecutive del rapporto, in quanto aventi carattere unilaterale. Pertanto, in assenza di un contratto scritto, non può configurarsi alcuna responsabilità contrattuale o precontrattuale della Pubblica Amministrazione, dovendo la stessa attenersi ai principi di buon andamento e imparzialità di cui all'articolo 97 della Costituzione. La mancanza di una lettera scritta di affidamento e di un preventivo impegno di fondi, requisiti propedeutici ed indispensabili all'erogazione di contributi da classificare nella categoria dei servizi a trattativa privata, esclude qualsiasi responsabilità della Pubblica Amministrazione per aver negato il contributo richiesto, in quanto il suo comportamento è conforme ai principi di correttezza e buona amministrazione.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA CIVILE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CAMPANILE Pietro - Presidente

Dott. SCOTTTI Umberto L. C. G. - Consigliere

Dott. MELONI Marina - rel. Consigliere

Dott. IOFRIDA Giulia - Consigliere

Dott. SCALIA Laura - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

ORDINANZA
sul ricorso 28096/2015 proposto da:
Associazione Culturale (OMISSIS), in persona del legale rappresentante pro tempore, elettivamente domiciliata in (OMISSIS), presso lo studio dell'avvocato (OMISSIS), che la rappresenta e difende, giusta procura in calce al ricorso;
- ricorrente -
contro
Roma Capitale, in persona del Commissario pro tempore, elettivamente domiciliata in (OMISSIS), presso gli uffici dell'Avvocatura Capitolina, rappresentata e difesa dall'avvocato (OMISSIS), giusta procura a margine del co…

Questo contenuto è riservato agli utenti registrati
Sentenze simili
Ricerca rapida tra milioni di sentenze
Trova facilmente ciò che stai cercando in pochi istanti. La nostra vasta banca dati è costantemente aggiornata e ti consente di effettuare ricerche veloci e precise.
Trova il riferimento esatto della sentenza
Addio a filtri di ricerca complicati e interfacce difficili da navigare. Utilizza una singola barra di ricerca per trovare precisamente ciò che ti serve all'interno delle sentenze.
Prova il potente motore semantico
La ricerca semantica tiene conto del significato implicito delle parole, del contesto e delle relazioni tra i concetti per fornire risultati più accurati e pertinenti.

Un nuovo modo di esercitare la professione

Offriamo agli avvocati gli strumenti più efficienti e a costi contenuti.