Cassazione penale Sez. V sentenza n. 22984 del 28 maggio 2015

ECLI:IT:CASS:2015:22984PEN

Massima

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Il concorso morale nell'omicidio può essere integrato dalla presenza dell'indagato al momento del fatto, dalla sua mancata reazione e richiesta di aiuto, nonché dai suoi rapporti personali e contatti con l'esecutore materiale, dal suo comportamento successivo volto a occultare le tracce del reato e a favorire la fuga dell'altro concorrente. Tali elementi, valutati nel loro complesso, possono costituire gravi indizi di colpevolezza idonei a giustificare l'applicazione della misura cautelare della custodia in carcere, anche in assenza di una partecipazione materiale dell'indagato all'azione omicidiaria. La presenza dell'indagato sul luogo del delitto, il suo silenzio e la mancata richiesta di aiuto, unitamente ai suoi rapporti con l'esecutore materiale, ai contatti telefonici e agli incontri precedenti il fatto, nonché ai successivi tentativi di occultamento delle prove e di favorire la fuga dell'altro concorrente, possono essere ritenuti indizi gravi, precisi e concordanti di un concorso morale nell'omicidio, idonei a giustificare l'applicazione della misura cautelare della custodia in carcere, in assenza di una partecipazione materiale dell'indagato all'azione omicidiaria. Tali elementi, valutati nel loro complesso, possono integrare il requisito dei gravi indizi di colpevolezza richiesto dall'art. 273 c.p.p. per l'applicazione di una misura cautelare personale, anche in assenza di una prova diretta della partecipazione materiale dell'indagato al fatto.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. LAPALORCIA Grazia - Presidente

Dott. BRUNO Paolo A. - Consigliere

Dott. SETTEMBRE Antonio - Consigliere

Dott. POSITANO Gabriele - Consigliere

Dott. LIGNOLA Ferdinan - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

avverso l'ordinanza n. 1484/2014 TRIB. LIBERTA' di MILANO, del 13/11/2014;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. FERDINANDO LIGNOLA;

Il Procuratore generale della Corte di cassazione, dr. Mario Maria Stefano Pinelli, ha concluso per l'annullamento con rinvio;

i difensori dell'indagata, prof. (OMISSIS) ed avv. (OMISSIS), hanno concluso per l'annullamento senza rinvio dell'ordinanza impugnata.

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