Il mutamento di destinazione d'uso di immobili finalizzato alla realizzazione o all'ampliamento di sale giochi, sale scommesse e sale bingo è subordinato al rilascio del permesso di costruire, ai sensi dell'art. 52, comma 3-ter, della legge regionale n. 12/2005, senza distinzione tra le diverse tipologie di attività. Tale previsione normativa ha portata generale e trova applicazione anche nel caso di sale scommesse prive di apparecchi per il gioco d'azzardo lecito di cui all'art. 110, commi 6 e 7, del R.D. n. 773/1931. L'obbligo di acquisire il permesso di costruire non è escluso dalla circostanza che il regolamento edilizio comunale preveda ulteriori requisiti, come il rispetto di distanze minime da luoghi sensibili, poiché tali disposizioni regolamentari non incidono sulla legittimità del provvedimento comunale fondato sulla mancata acquisizione del titolo edilizio richiesto dalla legge regionale. Pertanto, il Comune è legittimato a ordinare il ripristino della destinazione d'uso originaria in assenza del prescritto permesso di costruire, fermo restando la possibilità per il privato di presentare successivamente la relativa istanza, il cui esito negativo potrà essere oggetto di autonoma impugnazione.