Il Comune, nell'esercizio dei propri poteri di vigilanza e repressione degli abusi edilizi, è tenuto a privilegiare la rimozione dell'opera abusiva, ordinandone la demolizione ai sensi dell'art. 129, comma 1, della legge provinciale n. 1 del 2008. La possibilità di applicare la sanzione pecuniaria sostitutiva della demolizione, prevista dal comma 5 del medesimo articolo, costituisce una deroga eccezionale subordinata alla sussistenza di specifici presupposti, tra cui l'assenza di contrasto con rilevanti interessi urbanistici e l'impossibilità di eseguire la demolizione senza pregiudizio della parte realizzata in conformità. Tali presupposti devono essere adeguatamente motivati e comprovati dall'autore dell'abuso, non potendo l'Amministrazione concedere la fiscalizzazione in assenza di una puntuale istruttoria e valutazione. Inoltre, la facoltà di fiscalizzazione è preclusa qualora l'opera abusiva sia stata realizzata su un bene di proprietà comune, in assenza del consenso di tutti i comproprietari. In tali ipotesi, l'Amministrazione è tenuta a ordinare la demolizione dell'abuso, senza possibilità di applicare la sanzione pecuniaria sostitutiva.