Il provvedimento di annullamento della Soprintendenza ai Beni Culturali di un'autorizzazione paesaggistica in sanatoria rilasciata dal Comune è legittimo qualora la motivazione del provvedimento comunale sia carente, in quanto non specifica in cosa debbano consistere gli interventi di riqualificazione necessari per rendere compatibile con il vincolo paesaggistico il manufatto realizzato in assenza di titolo. L'obbligo di motivazione degli atti amministrativi, previsto dall'art. 3 della L. 241/1990, riguarda la forma dell'atto e si applica al momento della sua adozione, a prescindere dalla data di presentazione dell'istanza di sanatoria. Il termine perentorio di cui all'art. 82 del D.P.R. 616/1977 per l'adozione del provvedimento di annullamento da parte della Soprintendenza non si estende anche alla sua comunicazione ai soggetti interessati. Infine, l'ordinanza di demolizione non deve necessariamente indicare le conseguenze dell'inottemperanza, in quanto nessuna norma impone tale obbligo.