Cassazione civile Sez. VI ordinanza n. 17548 del 2 settembre 2016

ECLI:IT:CASS:2016:17548CIV

Massima

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Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza può essere così formulato: Il giudice di legittimità non può riesaminare le valutazioni di fatto compiute dal giudice di merito, quando queste siano adeguatamente motivate e non si pongano in contrasto con il materiale probatorio acquisito. Il ricorso per cassazione, infatti, non costituisce uno strumento per ottenere un terzo grado di giudizio di merito, essendo limitato alla censura di specifici vizi di legittimità della decisione impugnata. Pertanto, il ricorso che miri a sollecitare una nuova valutazione delle risultanze di fatto, al fine di sostituire le opzioni del giudice di appello con altre più consone alle proprie pretese, è inammissibile. Inoltre, l'impugnazione parziale della sentenza, omettendo di censurare una delle rationes decidendi, determina l'inammissibilità del ricorso per cassazione.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA CIVILE

SOTTOSEZIONE T

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CIRILLO Ettore - Presidente

Dott. CARACCIOLO Giuseppe - Consigliere

Dott. NAPOLITANO Lucio - Consigliere

Dott. FEDERICO Guido - Consigliere

Dott. VELLA Paola - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

ORDINANZA
sul ricorso 14041-2015 proposto da:
AGENZIA DELLE ENTRATE, (OMISSIS), in persona del Direttore pro tempore, elettivamente domiciliata in ROMA, VIA DEI PORTOGHESI 12, presso L'AVVOCATURA GENERALE DELLO STATO, che la rappresenta e difende, ope legis;
- ricorrente -
contro
SOC. (OMISSIS) SRL, in persona del legale rappresentante pro tempore, elettivamente domiciliata in (OMISSIS), presso lo studio dell'avvocato (OMISSIS), che la rappresenta e difende, giusta delega in calce al controricorso;

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