Il provvedimento di revisione della patente di guida può essere legittimamente adottato dall'autorità amministrativa competente quando la condotta di guida del conducente, pur non integrando una specifica violazione del codice della strada, risulti comunque intrinsecamente pericolosa per la sicurezza della circolazione stradale, in quanto idonea a comportare il concreto pericolo di incidenti, in ragione di fattori quali la velocità eccessiva, l'inosservanza delle regole di prudenza e diligenza nella guida, l'idoneità psico-fisica del conducente. Tale provvedimento, di natura cautelare e non sanzionatoria, mira a tutelare la sicurezza della circolazione stradale, attraverso l'accertamento dell'effettiva idoneità tecnica e psico-fisica del conducente, senza che sia necessaria la sussistenza di una specifica violazione di legge, essendo sufficiente che la condotta di guida risulti intrinsecamente pericolosa per la sicurezza della circolazione. L'adozione del provvedimento di revisione della patente di guida rientra pertanto nel potere discrezionale dell'autorità amministrativa competente, la quale deve valutare, sulla base di un giudizio prognostico, se la condotta di guida del soggetto possa effettivamente compromettere la sicurezza stradale, indipendentemente dalla sussistenza di una specifica violazione di legge. Il provvedimento di revisione della patente di guida, pur incidendo sulla libertà di circolazione del soggetto, risulta pertanto legittimo e proporzionato rispetto alla finalità di tutela della sicurezza stradale, qualora la condotta di guida, pur non integrando una specifica violazione di legge, risulti comunque intrinsecamente pericolosa per la circolazione.